A proposito di caccia in deroga al fringuello

E' notizia ufficiale: il Governo ha deciso di non impugnare la legge lombarda che consente la caccia in deroga al fringuello, rendendo di fatto legittimo ed inattaccabile anche il prelievo di peppola e storno...complimenti ai politici della Regione Lombardia per il coraggio dimostrato!!!

Crolla di colpo l'alibi dell'impossibilità di legiferare in tema di deroghe senza il parere dell'INFS (che sul fringuello ha sempre giocato in difesa, arroccandosi sistematicamente sulla mancanza di dati), e viene legittimata la corretta applicazione dell'art. 19 bis della legge 157/92, comma 3, che recita "le deroghe sono applicate per periodi determinati, sentito l'INFS o gli Istituti riconosciuti a livello regionale......"
Ora l'alibi del mancato parere dell'INFS crolla anche per l'Umbria, in possesso da anni dell'Istituto riconosciuto a livello nazionale, denominato dalla "nostrana" legge 14/94 Osservatorio degli Habitata Naturali e delle Popolazioni Faunistiche e finanziato dal 2008 con il 7 per cento delle nostre tasse, per agevolarne le attività, deroghe comprese.
La partita ora si riapre e non intendiamo più essere presi in giro dalla Giunta con promesse di interventi presso la Conferenza Stato-Regioni, dove strappare un accordo su base nazionale con il quale "tentare" di rendere legittimi i pareri degli Istituti e degli Osservatori istituiti ed in attività, che "legittimi" sono per legge.
L'Umbria ha la sua Struttura, la legge nazionale ne autorizza la sua autonomia, il prelievo in deroga del fringuello è un nostro diritto, ai sensi della tutela comunitaria delle cacce tradizionali ed ogni perdita di tempo in materia sarà considerata "palese mancanza di volontà politica " da parte delle nostre Istituzioni locali.
Lombardia, Veneto e Marche hanno applicato con coraggio ciò che leggi e normative nazionali consentono in tema di deroghe, facendo lavorare i propri Istituti, l'Umbria ha il dovere di scrollarsi di dosso paure e tentennamenti, perché i migratoristi (che pagano e non hanno nulla in cambio) meritano lo stesso trattamento di tutte le altre forme di caccia, per le quali vengono investiti ingenti mezzi finanziari.

fonte: spoletonline