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>> Coltelli: "I figli di Efeso": Cenni di storia, materiali, diffusione <<
Cogliendo una richiesta, ho cercato di fare un articolo sui coltelli, con cenni sulle cose più utili da sapere. Alcuni argomenti li ho volutamente tralasciati per non risultare in una cosa troppo pesante (spero che non lo sia ugualmente) ma conto di trattare questi argomenti in altri articoli simili...
Ringrazio chi mi ha fatto questa richiesta, comunque ;)
Allegato 3727
Re: >> Coltelli: "I figli di Efeso": Cenni di storia, materiali, diffusione <<
Un'altra piccola aggiunta che vuole differenziare i vari coltelli in base alla loro funzione.
Esistono svariati tipi di coltello, in base all'uso che se ne vuole fare: non ogni coltello è infatti utilizzabile per tutti i vari compiti che si possono svolgere con una lama in mano, ma spesso una lama è pensata per un uso specifico ed è a questo che il costruttore pensa quando forgia la stessa.
In linea di massima possiamo dire che:
- Un coltello indistriale di buona fattura costa meno e rende meglio se lo si deve usare per un utilizzo più o meno pesante.
- Un coltello artigianale ha normalmente una qualità superiore a livello estetico ma è generalmente più delicato o comunque più costoso. (ci tengo a precisare che di un coltello artigianale non si compra l'oggetto, quanto la sua storia).
- Alcuni artigiani non fanno (purtroppo) più arnesi, ma "opere d'arte" che non vanno usate e che generalmente sfociano nell'esagerazione.
- Molti coltelli industriali sono più che sufficienti (se acquistati con oculatezza per il copito che verrà loro destinato) per gli scopi più comuni e se non si hanno particolari richieste.
Detto questo passiamo a descrivere rapidamente i vari tipi di lama che è generalmente possibile acquistare e utilizzare:
- Coltello Light Utility/Utility: Sono coltelli che si trovano molto frequentemente essendo i più utili e i più comuni. Si tratta di coltelli con manici normalmente in legno o materiali plastici o anche - ultimamente - in micarta (materiale dato da un'alternanza di strati di resine e fogli di lino). Hanno uno spessore di lama compresa tra 2.5 e 4.5 mm e sono costruiti nei più svariati acciai, ma in particolare: Aisi C440, C420, 1260, N690, C70. I primi sono acciai inox della direzza di 58-59 HRC, gli ultimi due sono leggermente più duri ma non sono inox e tendono (in particolare il C70) ad ossidarsi più o meno pesantemente a seconda di ciò che si taglia. Queste lame hanno di solito una lunghezza non troppo elevata (attorno ai 14-15 cm) e possono essere usati per affettare, conciare le prede, tagliare piccoli rami o rovi, intagliare legno e altri compiti simili. Sono piuttosto robusti ma non possono essere considerati come coltelli di altro uso. Spesso coltelli di questo tipo hanno un disegno "tattico" con o meno colorazione camo (maggior parte dei coltelli Extrema Ratio, Fox.) Ottimi coltelli di questo tipo dal disegno tattico sono gli Ontario, americani, e i Tops, sempre americani che sono costruiti con ottimi materiali (i primi in particolare). Se si predilige il classico, la joker (USA) e ultimamente la viper di casa Italiana hanno tirato fuori dei bellissimi modelli di Utility, e la viper ha anche piuttosto sorpreso utilizzando ottimi materiali e lasciando però dei prezzi piuttosto bassi. Una parola va spesa per la casa Helle Norwey che costruisce coltelli di questo tipo di stile classico-nordico, semplici ma molto belli, con ottimi acciai e prezzi bassi.
- Hard utility: discorso simile al precedente ma con un utilizzo - ovviamente - più pesante. Coltelli del genere possono essere considerati coltelli anche da campo, nel senso che sono lame generelmente poco più lunghe delle precedenti e con spessori che arrivano anche a 6.5 mm e che garantiscono dunque una robustezza estremamente superiore. Questi oggetti sono costruiti spesso con acciai di buona qualità (N690 Co, C70) o anche di qualità nettamente maggiore, ad esempio l'acciaio D2 o il V10. Altrettanto spesso questi coltelli vengono costruiti con acciai al carbonio che arrugginiscono se non be trattati ma hanno la capacità di resistere meglio alle sollecitazioni ed in particolare di essere più facilmente riaffilati. In questo caso è difficile trovare un Hard utility che abbia un disegno classico e la stragrande maggioranza di questi coltelli hanno una linea militare. Tra i migliori coltelli di questo genere ricordo il Trapper della Fox, l'ontos della Extrema Ratio (che però ha un prezzo troppo alto in confronto alla qualità, seppur ottima) e di nuovo alcuni modelli di Ontario Ranger (in D2, forse il miglior acciaio per questo coltello) e, per finire, della Ka-Bar, generalmente in acciaio al carbonio ricoperto di trattamento al teflon per evitare l'ossidazione.
- Survival Knife: sono chiaramente i cosiddetti coltelli da sopravvivenza e hanno una linea ben distinta e particolare. Sono per intenderci i coltelli alla "rambo" ossia con una lama piuttosto lunga, liscia da una parte e seghettata dall'altra, con una forma classica che varia poco anche cambiando fabbrica. La parte seghettata è spesso messa solo come fattore estetico, ma nei migliori modelli (Ka-Bar anniversary, fox explorer, rambo || limited, e soprattutto Tops Tracker) hanno una parte seghettata pienamente funzionante e utilissima nel campo. Possono essere considerati una via di mezzo tra i due precedenti tipi, potendo affrontare infatti compiti pesanti (come spaccare tronchi per fare legna, abbattere piccoli alberi con l'uso di un maglio, cacciavite, spesso martelli, leve e quant'altro) ma hanno anche la possibilità di essere usati per compiti più leggeri in quanto non troppo pesanti e ingombranti come gli hard utility. Molto spesso questo tipo di coltello ha il manico cavo nel quale possono essere inseriti piccoli oggetti e - sebbene possa sembrare solo una cosa stupida - mi è capitato di aver bisogno di fiammiferi asciutti dopo essere caduto in un fiume e di trovarli asciutti solo lì dentro. In questo campo merita una menzione speciale il modello explorer della fox che ha una buona qualità ed un prezzo ridotto.
- Combat knife: come dice il nome sono coltelli da combattimento. Qui le case produttrici si sono sbizzarrite a più non posso creando una serie infinita di coltelli di questa linea. Sono coltelli che, ad esser sinceri (a meno che uno non sia un militare o lo debba usare per difesa) hanno dalla loro solo l'estetica che spesso è accattivante e molto ben disegnata. Anche i materiali sono tra i più vari, generalmente acciai molto duri (ma anche fragili in quanto per intenderci "vetrosi") e che hanno una capacità di tenere il filo quasi illimitata. Ovviamente non sono progettati per compiere lavori pesanti e sono generalmente di lama corta e larga, con impugnatura particolarmente comoda e con la guardia (cosa che spesso manca in altri tipi di coltello). Il modello più classico di coltello da combattimento o pugnale è di certo il Ka-Bar (questa volta inteso come modello e non come casa produttrice). Ultimamente però la Extrema Ratio è stata una delle prime a tirar fuori una punta così detta a "tanto" che riprende la linea delle katane orientali e che favorisce il duellante in quanto: la parte iniziale resta più dritta favorendo la capacità di bloccare con la stessa altri colpi; la punta risulta, sebbene meno penetrante, più robusta e decisamente affilata. Non sto a nominare le case che costruiscono coltelli simili perchè sarebbe una lista infinita.
Dato che l'altra metà delle lame è diversa, ne parlerò in un altro momento :)
Re: >> Coltelli: "I figli di Efeso": Cenni di storia, materiali, diffusione <<
Abito a Scarperia, proprio accanto a due delle maggiori coltellerie.
Ho letto tutto d'un fiato i tuoi contributi.
Davvero non si può aggiungere altro.
Saluti
Massimone
Re: >> Coltelli: "I figli di Efeso": Cenni di storia, materiali, diffusione <<
intanto ti ringrazio molto :) uno che vive lì ne avrà le scatole piene di sentir parlare di lame :D
Re: >> Coltelli: "I figli di Efeso": Cenni di storia, materiali, diffusione <<
Ripeto che è stato un piacere leggere le tue righe. Le cose vengono a noia quando sono trattate male, senza competenza ecc.
volevo aggiungere qualcosa ma dopo aver letto tutto ... non c'è niente che mi viene in mente che non hai trattato, e più che bene.
Mò mi rileggo tutto di nuovo, con occhi diversi, per vedere se trovo un difettino!
Ciao
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Re: >> Coltelli: "I figli di Efeso": Cenni di storia, materiali, diffusione <<
Da sempre ho amato i coltelli , pur usandoli molto di rado , tanti anni fa' , diedi via la mia collezione ...ma qualche tempo dopo la ricominciai ...
Ecco quelli che ora possiedo , ve ne sono di belli , almeno a mio avviso , Sardi in corno e altri piu' dozzinali ...
Re: >> Coltelli: "I figli di Efeso": Cenni di storia, materiali, diffusione <<
vedo due arburesi di Pusceddu e una "Resolza" sempre della sua linea...ma il kukry in alto a destra è, secondo me, il pezzo migliore :)
Per Massimone: ne sarei felice se potessi aggiungere qualcosa soprattutto sui coltelli della tua zona, purtroppo di quelli non ne so molto :)
Re: >> Coltelli: "I figli di Efeso": Cenni di storia, materiali, diffusione <<
Citazione:
Originariamente Scritto da
Kyran
vedo due arburesi di Pusceddu e una "Resolza" sempre della sua linea...ma il kukry in alto a destra è, secondo me, il pezzo migliore :)
Per Massimone: ne sarei felice se potessi aggiungere qualcosa soprattutto sui coltelli della tua zona, purtroppo di quelli non ne so molto :)
Grazie e complimenti per l' occhio , il mio Kukry e' una mezza imitazione , nel senso che , forse per poterlo cedere ai turisti , e' stato smussato nella lama ...
Un mio caro amico , in Inghilterra durante un restauro di una vecchia casa togliendo il pavimento in legno e tolto anche un altro sottostante ha trovato un Kukry affilato e " SERIO " , penso che sia stato il souvenir di qualche militare al ritorno dalla seconda guerra mondiale , infatti gli Inglesi avevano anche reclutato dei militari indigenei dalle loro colonie in India che lo avevano come loro arma tipica ... Quello strano intarsio da una parte della lama , non ha alcuna funzione , come si potrebbe suppore , ma altro non e' che una Clitoride stilizzata , che sarebbe un loro portafortuna ...
Ciao a tutti da Roberto
l' inglese
Quello e' un gran bel pezzo ....
Re: >> Coltelli: "I figli di Efeso": Cenni di storia, materiali, diffusione <<
caspita ci credo che è un bel pezzo, quello! Ma, per curiosità, dove lo hai preso quello che hai tu?