Volevo unicamente dare un'idea di come si cacci in Alto Adige. Alcuni qui del forum hanno potuto vedere di persona. Vero Laura?
[YT]dD4FxTMKTGA[/YT]
Visualizzazione Stampabile
Volevo unicamente dare un'idea di come si cacci in Alto Adige. Alcuni qui del forum hanno potuto vedere di persona. Vero Laura?
[YT]dD4FxTMKTGA[/YT]
guardando le tue zone si rimane incantati ad ammirare le infinite bellezze della natura, guardando le mie zone posso dire una sola cosa , "non mi resta che piangere"
se ti piace la città, qui nella mia zona sei a posto, io sto in collina e se guardi verso la pianura vedi soltanto case, case e ancora case, per vedere quelle zone che tu definisci belle a modo loro, e su questo ti do ragione, mi devo spostare di almeno 100 Km, più o meno nelle zone dove vado a cinghiali
Vorrà dire che l'anno prossimo ti invito a venire a caccia al camoscio!
ti ringrazio,sarebbe una cosa meravigliosa, speriamo si possa realizzare
Per me non ci sono problemi. Se tu puoi venire, sei il benvenuto. Auguri
Il sistema di gestione della caccia della provincia di Bolzano riunisce i vantaggi della caccia libera con quelli della suddivisione in riserve, evitandone però gli aspetti negativi. Offre ai residenti un facile accesso all'esercizio venatorio ma limita l'afflusso dei cacciatori d'altra provenienza. La caccia viene esercitata sostanzialmente dalla popolazione locale, cioè da coloro che hanno un interesse personale sia al mantenimento, sia ad un ragionevole controllo numerico della selvaggina. Il fattore decisivo per l'accesso alla caccia non è quindi il denaro ma la residenza in loco. Il territorio provinciale è suddiviso in 143 riserve di diritto che normalmente hanno confini coincidenti con quelli dei comuni amministrativi o catastali. In media tali riserve hanno un'estenzione di 4500 ha. La riserva più piccola comprende soltanto 232 ha, ma la più grande (Sarentino) ben 30.000. La maggior parte delle riserve è dunque sufficientemente estesa per una ragionevole gestione venatoria. Le Oasi di protezione dell'amministrazione del Demanio e le 51 riserve private di caccia di superficie compresa fra 105 e 747 ha, costituiscono in totale solo circa il 20% della superficie provinciale utilizzabile ai fini venatori. A ciascuno dei circa 6000 cacciatori spettano quindi in media circa 120 ha di superfici cacciabili. Le 143 riserve di diritto sono amministratte dall'Associazione Cacciatori dell' Alto Adige. Ogni riserva ha una consulta con un rettore. Ambedue vengono eletti ogni quattro anni dall'assemblea plenaria delle riserve, ovvero da tutti i titolari di un permesso annuale di caccia. Le riserve sono suddivise in otto distretti, ognuno con una consulta distrettuale e un presidente.
A capo dell'Associazione Cacciatori Alto Adige (ACAA) c'è il consiglio direttivo provinciale con il suo presidente. Di competenza dell'ACAA sono sopratutto il piano d'abbattimento degli ungulati nonchè dei galli forcelli, l'allestimento dell mostre annuali dei trofei e la valutazione dei risultati venatori, la regolazione dei controlli, la concessione dei permessi annuali di caccia, la stesura dell'ordinamento provinciale della caccia, provvedimenti contro i soci sino alla comminazione del divieto di caccia ed accordi con gli agricoltori per il regolamento relativo ai danni da selvaggina.
La supervisione della materia venatoria è assunta dalla Giunta Proviciale attraverso l'Ufficio Caccia e Pesca i cui compiti principali, secondo la legge altoatesina sulla caccia, sono:
- controllo sulla protezione della selvaggina
- controlli sulle riserve private di caccia
- sanzionamento delle violazioni
- organizzazione dell'esame venatorio e di quello per guardiacaccia
L'ufficio funge inoltre da segreteria del comitato Caccia e dell'Osservatorio Scientifico. Il Comitato Caccia fa anche parte delle autorità in materia venatoria. Viene nominato ogni cinque anni e si compone di rapprensentanti dell'Ufficio Caccia e Pesca (uno), dell'Ispettorato Provinciale delle Foreste (uno), delle associazioni venatorie riconosciute (quattro), dell'Associazione degli agricoltori (due), delle riserve private di caccia (uno), della Tutela della Natura e dell'Ambiente (due), nonchè di esperti di zoologia della selvaggina e della materia venatoria (due). Il Presidente del comitato Caccia è l'assessore provinciale competente. Sulla base della propria composizione il Comitato Caccia svolge un' importante funzione consultiva. Approva il calendario venatorio (i periodi di caccia e di divieto per ogni anno), fornisce pareri per le norme d'esecuzione della legge provinciale sulla caccia, propone provvedimenti ai fini della salvaguardia della selvaggina, prende iniziative sul piano scientifico e svolge infine un'opera d'informazione pubblica. L'Osservatorio Scientifico ha una particolare funzione consultiva, è composto di cinque membri ed elabora pareri su questioni rilevanti della materia faunistica o venatoria, per es. nel caso di danni da selvaggina o per completare la lista delle specie cacciabili.
Chi può andare a caccia in Alto Adige?
Le premesse per poter conseguire una licenza di caccia sono il superamento dell'esame di abilitazione, il possesso di una licenza di porto d'armi ed un'assicurazione obbligatoria per la caccia.
Il cacciatore può conseguire un permesso annuale per la riserva in cui risiede da almeno dieci anni o abbia risieduto per 15 anni in passato. Al permesso d'ospite ha diritto chi è residente da cinque anni o che aveva almeno dieci anni di residenza anche non consecutiva. In questo modo acquista il diritto alla caccia ma non al voto. Il diritto all'esercizio venatorio spetta anche ai proprietari di almeno due ha di frutteto o vigneto, oppure di quattro ha di arativi o prati, o ancora 50ha di bosco e pascoli. In situazioni particolari possono anche accedere al diritto di voto. E' possibile anche acquisire permessi giornalieri o settimanali.
Queste regole paiono complicate ma sono nate dallo sforzo di favorire un acceso alla caccia alla popolazione locale indipendentemente dai mezzi finanziari dei singoli. Questo fatto e la legge che proibisce l'affitto delle riserve di caccia hanno fatto internazionalmente il buon nome della caccia altoatesina.