la beccaccia più bella

Un sigaro tanto per muovere le dita della mano..la tramontana fredda e tagliente secca le labbra e mi sferza la pelle del viso.
Il mio compagno di caccia come suo solito non parla,cammina silenzioso... mai una parola,eppure non mi sento solo.Il pomeriggio volge al tramonto e il crepuscolo si diffonde riscaldando i quercioli piegati dal vento,colorandoli di rosso fuoco...poi il campano tace,il setter biancoarancio è in ferma,le narici allargate.Quando il frullo improvviso mi scuote dal mio intorpidimento la regina è già sulle cime delle querce,un colpo e la beccaccia blocca le sue grandi ali,il vento la tiene sospesa come fosse un aquilone...non cade ma scivola leggera sul muschio.
"Sembra poesia invece ho ucciso la beccaccia.Tu che dici Billy?"
Non mi rispose neanche quella volta e riprese il cammino...tre mesi dopo si fermò per sempre,io per due anni camminai sempre da solo :"Grazie,mio fedele compagno."

Con alcuni flash che spaziano dal cacciatore alla natura, dal trascorrere del tempo al tempo metereologico, sei riuscito a dipingere un quadro raro che racchiude in se l'essenza della Caccia. Complimenti!
Ludwig

complimenti per il racconto fausto, sembrava di essere lì con te

In poche parole sei riuscito ad esprimere la vera essenza di quell'attimo, a far rivivere quelle emozioni e far scorrere una lacrima di nostalgia sul mio viso..
Grazie bellissimo racconto..

Lauretta