Addestramento e abitudini: rondini, allodole e uccelletti
Apro questa discussione, per racogliere le esperienze di ognuno e scambiarci le idee, in quanto io ho una mia teoria sulla questione, ma dato che so che ci sono molte opinioni discordanti vorrei che ognuno dicesse il suo pensiero e le sue esperienze...
La questione è la seguente:
é giusto che un cucciolo e cucciolone in addestramento per farlo appassionare sia lasciato libero di guardare e seguire le rondini, le allodole e gli uccelletti?
Re: Addestramento e abitudini: rondini, allodole e uccelletti
A mio parere, un cucciolone può essere lasciato libero di trovare e inseguire allodole e uccelletti in quanto partono in volo da terra, e quindi il cane li reperirà sia con il naso che con gli occhi, vedono volare e prendono passione alla cerca, poi andando a caccia e trovando selvatici idonei capiranno da soli quali sono i selvatici buoni da cacciare o meno..
Mentre le rondini sono sconsigliate in quanto non le trovi mai a terra ma sempre i volo e in questo modo il cane si ritroverà a correre sempre in uno stesso punto con il naso per aria.. rimbecillendosi..
Re: Addestramento e abitudini: rondini, allodole e uccelletti
Ribadisco la mia ignoranza per quanto riguarda il cane da ferma in quanto ho da sempre avuto solo segugi, mi ricordo però un vecchio cacciatore che mi diceva che se il cucciolo inseguiva le farfalle, era un buon segno!
Non chiedetemi però perchè!
Re: Addestramento e abitudini: rondini, allodole e uccelletti
Citazione:
Originariamente Scritto da
lauretta
A mio parere, un cucciolone può essere lasciato libero di trovare e inseguire allodole e uccelletti in quanto partono in volo da terra, e quindi il cane li reperirà sia con il naso che con gli occhi, vedono volare e prendono passione alla cerca, poi andando a caccia e trovando selvatici idonei capiranno da soli quali sono i selvatici buoni da cacciare o meno..
Mentre le rondini sono sconsigliate in quanto non le trovi mai a terra ma sempre i volo e in questo modo il cane si ritroverà a correre sempre in uno stesso punto con il naso per aria.. rimbecillendosi..
Il post è interessante e sai già come la penso.
Secondo me (a onor del vero il consiglio viene da Targetti) un cucciolo vergine (max 6 mesi) non ha la capacità di reperire un'allodola con il naso, come non ne ha di reperire altri uccelletti.
Lui lavorerà quasi esclusivamente con la vista.
Un cucciolo portato per la prima volta su un campo tenderà ad utilizzare più il senso della vista che quello dell'olfatto, poichè la vista gli darà più velocemente le risposte alle tante informazioni che lui cerca.
La domanda allora è: come si fa a fargli prendere passione?
E' sufficiente fargli vedere una quaglietta in mano, fargliela annusare e poi fargliela volare davanti mentre lo tenete per il guinzaglio. Dopodichè lo portate sula quaglia rimessa (che lui avrà visto) con la corda lunga, gliela fate trovare (se è seveglio già la fermerà) e la fate involare. Fine del gioco, prendete il cane e portatelo via.
Il Corvo
Re: Addestramento e abitudini: rondini, allodole e uccelletti
sinceramente sono un neofita, ma terrò conto dei vostri consigli
Re: Addestramento e abitudini: rondini, allodole e uccelletti
Concordo anch'io sul fatto che si sia aperto veramente una bella discussione e fare quindi i ringraziamenti a Lauretta per averla aperta.
Per quanto ne so, ad una domanda diretta non saprei quale sia la cosa giusta, io ho sentito dire che da cuccioli è buon segno che insegua quello che vede volare, male sarebbe se non lo facesse, questo è quello che ho sempre sentito, aggiungendo che poi col crescere il cane dovrebbe (anche con il nostro aiuto) capire che non serve correre dietro a qualunque cosa voli, ma è più utile e più remunerativo (perché avrà più possibilità di abboccare il selvatico abbattuto), cercare a naso.
Ho appena terminato di leggere un vecchio libro sull'addestramento di un personaggio da molti riconosciuto come un grande maestro o forse "Mago" può render meglio l'idea, e sto parlando di Gianni Puttini, qui mi sembra di aver capito che un cane intelligente, ha temperamento e naso, con i dovuti metodi può essere corretto in qualsiasi sua scorrettezza, anzi delle volte le scorrettezze che possono risultare utili ai fini della passione non vengono corrette subito, ma vengono corrette in un secondo momento quando ci si resi conto che il cane abbia acquisito e consolidato la passione per la cerca del selvatico.
Re: Addestramento e abitudini: rondini, allodole e uccelletti
Citazione:
Originariamente Scritto da
dmirchi
Concordo anch'io sul fatto che si sia aperto veramente una bella discussione e fare quindi i ringraziamenti a Lauretta per averla aperta.
Per quanto ne so, ad una domanda diretta non saprei quale sia la cosa giusta, io ho sentito dire che da cuccioli è buon segno che insegua quello che vede volare, male sarebbe se non lo facesse, questo è quello che ho sempre sentito, aggiungendo che poi col crescere il cane dovrebbe (anche con il nostro aiuto) capire che non serve correre dietro a qualunque cosa voli, ma è più utile e più remunerativo (perché avrà più possibilità di abboccare il selvatico abbattuto), cercare a naso.
Ho appena terminato di leggere un vecchio libro sull'addestramento di un personaggio da molti riconosciuto come un grande maestro o forse "Mago" può render meglio l'idea, e sto parlando di Gianni Puttini, qui mi sembra di aver capito che un cane intelligente, ha temperamento e naso, con i dovuti metodi può essere corretto in qualsiasi sua scorrettezza, anzi delle volte le scorrettezze che possono risultare utili ai fini della passione non vengono corrette subito, ma vengono corrette in un secondo momento quando ci si resi conto che il cane abbia acquisito e consolidato la passione per la cerca del selvatico.
Io sono pienamente d'accordo con te, nel senso che un cucciolo a mio parere è buono che si abitui ad appassionarsi vedendo gli uccelli volare, e se è un buon cane andando a caccia vedrete che imparerà quali sono d'avvero i selvatici da trovare e da abboccare..
A questo motivo infatti ho anche fatto una distinzione tra rondini e altri uccelletti.. come ho detto gli uccelletti si posano a terra e partono da terra prima di involarsi, quindi il cane (se intelligente) sarà invogliato a cercare con il naso l'usta dell'uccelletto sul terreno... mentre le rondini che non vanno al suolo quelle sì che sono un danno..
Cmq io penso che anche il fatto di imporre già al cane cuccioo questi molti divieti sia più che altro una questione di comodità da parte di alcuni in quanto poi saranno minori le cose che si dovranno correggere al cane..
Dal mio unile punto di vista preferisco che un cucciolo si appassioni in ogni modo e che poi col tempo l'esperienza la caccia e il nostro aiuto si sistemi..
Sicuramente anche fare fermare quaglie o altra selvaggina è utile al cane.. ma quando ciò non è possibile ci si può accontentare di quello che si ha a disposizione..
In quanto purtroppo ricordo che siamo in Italia dove ormai sopratutto quando non è periodo di cacccia la selvaggina è scarsa e certe leggi ci rendono impossibile la libertà nell'incontrare i veri selvatici...
Molti addestratori o cacciatori per loro fortuna hanno la possibilità di andare all'estero dove la selvaggina ancora abbonda e quindi giustamente nn si perdono nemmeno ad addestrare i cani con l'ausilio degli uccelletti..
Colgo l'occasione per ricordare che una volta negli anni 40 se nn sbaglio i grndi addestratori e i cacciatori magari non avendo sempre a disposizione selvaggina utilizzavano i piccioni e gli uccelletti e alla fine avevano ottimi risultati, anche perchè i cani diventavano molto furbi..
Poi se vogliamo parlare di cani da gara come ho già purtroppo detto al giorno d'oggi si è persa la venaticità vera nei cani in quanto si cercano sempre dei cani no tanto in grado di cacciare e reperire i selvatici ma cani che hanno stile di galoppo e che facciano grandi aperture...
Questo è il mio pensiero in questione anche se già so che molti non saranno concordi con me..
Cmq sono contenta che la discussione vi abbia fatto piacere..
:)
Re: Addestramento e abitudini: rondini, allodole e uccelletti
Allora, non è tanto un fatto di "intelligenza" del cane, ma piuttosto di carattere e questo è dato sì su base genetica, ma soprattutto in base a come il cucciolo viene trattato nei primi 8 mesi di vita (e questo conferma il fatto che i vizi possono essere sempre corretti se si usano le giuste tecniche).
Il fatto che il cane venga detto "buono" se insegue le farfale o altri uccelletti è appunto un fatto legato al carattere: un cane che non se ne interessa è normalmente un cane che ha difficoltà a giocare e di conseguenza si potrà classificare lo stesso come più o meno "inibito"; dal momento che i cuccioli imparano a cacciare principalmente per gioco, è chiaro che avremo difficoltà a far abituare un cane inibito alla caccia, alla ferma, all'apporto ecc. e in più questo sarà più soggetto a temere gli spari. Al contrario, un cane che si interessa già da piccolo, sarà più incline poi a prendere la caccia seriamente con l'avanzare dei mesi (e con un buon trattamento da parte dei padroni). Per questo è estremamente importante, secondo il mio parere, far affezionare il cane fin dai primi mesi alla vista di qualsivoglia selvaggina e alle lunghe passeggiate nei boschi (anche se il cane ancora non cammina bene o resiste poco, non importa: lui sa quando fermarsi e l'importante è non costringerlo ad esempio quando si ferma, quando non vuole saltare un muro o quando non vuole avvicinarsi ad una preda ferita ecc): se il cane si affeziona al padrone (che deve essere uno) e alle cose che è abituato a fare con il padrone, non avrà poi problemi nell'abitudine alla caccia. Poi il fatto che si usino eccelletti o altre cose per allenare il cucciolo è abbastanza ininfluente: io alleno i miei cuccioli con le quaglie eppure nè io nè mio padre ne abbiamo mai scovata una in giornata di caccia...
Re: Addestramento e abitudini: rondini, allodole e uccelletti
Citazione:
Originariamente Scritto da
Kyran
Allora, non è tanto un fatto di "intelligenza" del cane, ma piuttosto di carattere e questo è dato sì su base genetica, ma soprattutto in base a come il cucciolo viene trattato nei primi 8 mesi di vita (e questo conferma il fatto che i vizi possono essere sempre corretti se si usano le giuste tecniche).
Il fatto che il cane venga detto "buono" se insegue le farfale o altri uccelletti è appunto un fatto legato al carattere: un cane che non se ne interessa è normalmente un cane che ha difficoltà a giocare e di conseguenza si potrà classificare lo stesso come più o meno "inibito"; dal momento che i cuccioli imparano a cacciare principalmente per gioco, è chiaro che avremo difficoltà a far abituare un cane inibito alla caccia, alla ferma, all'apporto ecc. e in più questo sarà più soggetto a temere gli spari. Al contrario, un cane che si interessa già da piccolo, sarà più incline poi a prendere la caccia seriamente con l'avanzare dei mesi (e con un buon trattamento da parte dei padroni). Per questo è estremamente importante, secondo il mio parere, far affezionare il cane fin dai primi mesi alla vista di qualsivoglia selvaggina e alle lunghe passeggiate nei boschi (anche se il cane ancora non cammina bene o resiste poco, non importa: lui sa quando fermarsi e l'importante è non costringerlo ad esempio quando si ferma, quando non vuole saltare un muro o quando non vuole avvicinarsi ad una preda ferita ecc): se il cane si affeziona al padrone (che deve essere uno) e alle cose che è abituato a fare con il padrone, non avrà poi problemi nell'abitudine alla caccia. Poi il fatto che si usino eccelletti o altre cose per allenare il cucciolo è abbastanza ininfluente: io alleno i miei cuccioli con le quaglie eppure nè io nè mio padre ne abbiamo mai scovata una in giornata di caccia...
Un cucciolo che portato in un campo insegua tutto ciò che vede è normale ed è giusto che sia così, altrimenti penserei di avere tra le mani il brocco di turno.
Quello che evito di fare è di fargli rincorrere ripetutamente gli uccelletti (è ovvio che se mi faccio con lui una passaggiata nel bosco lo lascio fare) preferendo, se ha l'età giusta, farlo interessare subito al selvatico (quaglia va bene, ma se è starna tanto meglio).
Vi porto il mio esempio: ho una cucciola di quasi 5 mesi figlia di Tris del Dianella (vincitore dell'euro derby 2009 in Andalusia) e di Vela del Dianella (figlia di Satana del Dianella).
La prima volta che l'ho portata nel campo (una zona umida vicino casa) ho subito sperato che mettesse in volo un beccaccino, ma così non è stato.
Nei giorni successivi, pian piano che prendeva confidenza col terreno, ho visto che cominciava a mostrare interesse per gli uccelletti (bene, buon segno). L'ho portata così in una zac nella speranza sbattesse contro qualche quaglia liberata precedentemente da altri cinofili. La cagnetta non si allontanava molto e cercava ogni momento la mia presenza. Quando ho notato che cominciava a correre dietro, troppo insistentemente, agli uccelletti, con l'aiuto di un mio amico dresseur (ha procalmato campioni diversi continentali) le abbiamo fatto annusare da vicino una delle quagliette rimaste sul campo e poi gliela abbiamo fatta volare davanti. Alla rimessa, la cagnetta si è fermata non appena ha percepito l'odore della quaglia (l'erba era alta e non poteva vederla).
Bene, gliela abbiamo fatta volare davanti tenendola per la corda.
Ora come la sciolgo cerca il selvatico e si distrae poco con gli uccelletti.
Questa è solo la mia esperienza e il modo con cui inizio i cani.
Poi ogni altra tecnica va bene, purchè funzioni.
Il Corvo
Re: Addestramento e abitudini: rondini, allodole e uccelletti
Citazione:
Originariamente Scritto da
Corvo
Un cucciolo che portato in un campo insegua tutto ciò che vede è normale ed è giusto che sia così, altrimenti penserei di avere tra le mani il brocco di turno.
Non è normale, non sempre, a meno che non si parli di campioni. Io sono un patito delle mezze razze e sono strenuo sostenitore del fatto che il cane impara se allenato bene, anche se il sangue fa la sua parte. Con cani (anche figli di campioni) che vengano trattati dal padrone nella maniera sbagliata, non è difficile assistere a fenomeni detti di "timidezza" che vengono poi spesso spiegati con "il cane non è buono" o "il cane non ha attitudine". Questi vizi possono essere sempre modificati ed eliminati.