• Acquapendente, protesta per la pre-apertura


      Il Responsabile di Caccia Sviluppo Territorio Sezione Provinciale di Acquapendente Cavaliere Pietro Casasole protesta tramite lettera aperta sia per la pre-apertura sia per il calendario venatorio.

      “In merito alla pre-apertura”, sottolinea, “non condividiamo due giornate. Inoltre protestiamo per le due mezze giornate con inizio alle ore 05.30 e termine alle ore 12.00. Voglio ricordare agli esperti della stesura del calendario venatorio che il giorno 2 Settembre i cacciatori lavorano, non sono tutti pensionati. Forse gli esperti ed i Presidenti delle Associazioni venatorie federali si misurano con lo stesso metro? Pertanto chiediamo di azzerare le pre-aperture, ma in tal caso solo giorno 6 Settembre per l’intera giornata, dando a tutti i propri diritti. L’annata venatoria comincia veramente male.
      Il tutto è emerso dal tavolo di contrattazione, dell’Assessore all’Agricoltura, dal Presidente Zingaretti, dall’Assessore all’Ambiente, i rappresentanti del Comitato Tecnico Faunistico venatorio regionale, da tutte le Associazioni Venatorie (federali), le Associazioni Ambientalistiche, le Associazioni agricole, i rappresentanti delle Provincia e delle ATC. Il Responsabile Federcaccia Lazio brindava, a suo dire, per la vittoria ottenuta e soprattutto per tutto ciò che aveva ottenuto. A cosa si spara nella pre-apertura: tortora, cornacchia, gazza, ghiandaia….. Perché come nelle Regioni che si rispettano la preapertura non è inserita nel calendario venatorio ? Perché il colombaccio non viene messo in preapertura oppure in apertura generale come hanno fatto le Regioni che si rispettano ?
      Eppure la Legge 157/92 e Legge Regionale 17/95 prevede apertura la terza Domenica di Settembre e chiusura il 31 Gennaio, ma i tecnici sopra nominato debbono sapere che il colombaccio la prima settimana di Febbraio inizia il fatto da voi chiamato key.concepts per essere dei buoni tecnici si deve operare ? Così facendo ci sarebbe una nuova strage di quelle poche specie di tortora che ci sono. A tal proposito, le Associazioni che si fanno chiamare ambientaliste, che cosa pensano di questa strage?
      Per quanto ci riguarda il calendario venatorio, a giudizio dei tecnici e tutti facenti parte del tavolo di contrattazione, l’Ispra ha evidenziato dei pareri sfavorevoli nella stesura e guida del calendario venatorio. Chiedo atti a conferma, perché nelle altre Regioni italiane coloro che fanno lo stesso lavoro non hanno difficoltà. Esiste l’Ispra specifico per la Regione Lazio? Oppure esistono tecnici più specifici, oppure chi dice di farsi chiamare ambientalista e di ambiente non se ne parla. Per quanto riguarda la chiusura ai tordi, le cesene, la beccaccia, perché le Regioni civili e che si rispettano hanno fissato la data di chiusura il 31 Gennaio, in queste Regioni l’Ispra perché concede tutto? Forse il suo parere non è vincolante ?
      Vorrei che pubblicamente venissero date informazioni a chi fino ad oggi ha pagato fior di Euro sia alla Regione che alla Provincia, per avere questo tipo di trattamento disprezzato. Le Associazioni venatorie di categoria alcune parlano di gustafeste. E’ come dire il bue disse cornuto all’asino, perché tutte le Associazioni venatorie di Categoria il giorno 6 Luglio, invece di rimpallare le colpe uno contro l’altro, non hanno messo i paletti su un calendario di tutto rispetto. Così ai suoi iscritti potevano dire con chiarezza ciò che avevano chiesto e ciò che la Regione non concedeva? A mio giudizio, si agisce così ? Anche nell’annata venatoria 2015-2016 la Regione Lazio nega ai cacciatori laziali l’opportunità di concedere dal 1 Ottobre al 30 Novembre le cinque giornate di caccia alla selvaggina da appostamento fisso migratorio? Perché? I politici eletti alla Regione Lazio, nel comprensorio della Provincia di Viterbo, che cosa ne pensano di questo malcontento ? Così facendo credono che tra due anni circa avranno la stessa fiducia dai cacciatori? Perché pubblicamente non hanno speso una riga di sostegno a favore, forse, di chi li ha sostenuti?
      Mi rivolgo ai cacciatori non imparrocchiati. Come fate a dar fiducia a chi fa gli interessi di tutti meno che tutelare i Vostri diritti, date il Vostro consenso assicurativo a tutte le Associazioni venatorie non federali, perché tutti uniti si vince! Stiamo valutando le opportunità di fare ricorso. Date il vostro giudizio, di qualsiasi associazione venatoria facente parte.

      Fonte: http://orvietosi.it