• LA LIGURIA SVENDE I PROPRI BOSCHI PUBBLICI!

      Wilderness Italia
      COMUNICATO STAMPA

      LA REGIONE LIGURIA SVENDE I PROPRI BOSCHI PUBBLICI!
      Un virtuosismo ecologico al contrario!

      L’avevamo già scritto, e sta succedendo, anzi è già successo. La politica ambientalista schizofrenica della Regione Liguria prosegue! Da un lato vincola, ha vincolato, territori immensi di proprietà privata creando non pochi problemi ai proprietari dei suoli con limitazioni urbanistiche e d’altra natura spesso assurde, compreso l’aggravamento dei problemi causati alle colture da caprioli e cinghiali, e dall’altra “svende” ad imprenditori privati i propri boschi pubblici!
      In Provincia di Savona l’operazione è partita con l’assegnazione delle ex Foreste Demaniali della Barbottina (244 ettari in Comune di Calizzano) e Cadibona (220 ettari nei Comuni di Savona e Quiliano); l’ultima un vero scampolo di wilderness, anche per gli anni di abbandono ed il luogo nascosto in cui si trova e che ora sarà sicuramente sventrato da strade di esbosco.
      In tutto il mondo gli Stati e le Regioni tutelano i loro boschi pubblici istituendoli in Parchi e Riserve Naturali, o comunque facendoli gestire ad esperti forestali di settori pubblici (Servizi Forestali ed istituti od enti simili): in Liguria la Regione ha deciso di assegnarli in comodati d’uso a dei privati affinché “vi sviluppino la filiera del legno” ed altre forme di sfruttamento; altro che biodiveristà: business! La biodiversità la si va poi a proteggere sui terreni dei privati!
      La stessa Regione ed i suoi politici che, similmente alla politicamente “sorella” Emilia Romagna, magari va ad aiutare la conservazione delle foreste del Nicaragua o protesta per gli scempi che le multinazionali americane fanno in Amazzonia, e che poi non sa rinunciare allo sfruttamento delle foreste di casa propria, autorizzano lo scempio della biodiversità che possiedono!
      Una Regione che si sente virtuosamente ecologica per le concessioni che ha fatto e che continua a fare delle proprie montagne autorizzando centrali eoliche anche nei posti di belli, e a danno dello stesso turismo che vorrebbe incentivare attraverso la gestione delle foreste, e che ora prosegue su questa scia pseudo ecologica svendendo anche i suoi boschi! Il business prima di tutto!
      Patrimoni ambientali di inestimabile valore proprio per il fatto che da decenni non avevano subito interventi forestali di sorta, ovvero preservati almeno di fatto come Riserve di Natura, da oggi saranno trasformati in foreste di rapina grazie ad una legge “sulle terre incolte” (neanche fossimo nel Far West, quando si facevano leggi simili per sottrarre terre ai pellerossa!). Ed il colmo di quest’iniziativa è che la si presenta anche come valorizzazione turistica! I turisti italiani vanno in America a vedere le foreste mantenute selvagge; noi le sfruttiamo e manipoliamo per scopi economici e poi pretendiamo di farne attrazioni turistiche!
      Dove stanno le associazioni ambientaliste e gli ambientalisti liguri, che tanto si sentono sbraitare solo quando la Regione o le Province autorizzano la caccia a cinghiali e caprioli?! La conservazione della Natura in tutto il mondo si fa preservando allo stato naturale scampoli di foreste di proprietà pubblica: in Liguria li si svendono al miglior offerente!
      A quando la cessione a privati anche delle foreste della splendida Riserva Regionale dell’Adelasia?
      C’è un mese di tempo per cercare di fermare questa scellerata iniziativa della Regione. Ambientalisti liguri e no, svegliatevi!!!

      Murialdo, 28 Agosto 2014 Franco Zunino
      SEGRETARIO GENERALE AIW