LA CAMOLA DEL MIELE

La camola del miele è la larva di una farfalla che depone le uova negli alveari e che subito dopo la schiusa si nutre del miele (da cui trae il nome) e della cera dei favi.
Ne esistono di due tipi : quella piccola di colore giallo con sfumature grigie è reperibile in tutti i negozi di pesca, tenuta viva in scatoline di plastica contenenti appositi dischetti o strisce di cartone a struttura alveare.
Deve essere innescata da sola su un amo sottile a gambo corto del n.8 o 9.
Viene utilizzata in particolare per la pesca alle trote selvatica. Emette dei filamenti con cui si costruisce un bozzolo. L’altro tipo di camola del miele è più grande, di colore giallo tendente al bianco, non emette filamenti.
Leggermente più difficile da trovare in commercio, è conservata fra trucioli di legno.
La camola del miele, è un'esca valida soprattutto per gli inneschi rotanti destinati alle trote d’immissione,
può essere usata da sola o in coppia in modo che giri perfettamente, oppure assieme ad altre esche come il verme o il caimano. E’ ottima anche in estate quando l’acqua è bassa e le trote rifiutano qualsiasi esca, provate ad utilizzare una montatura leggerissima con un finale del 0,12 e innescate su un piccolo amo una camola.
Procedete con delle passate leggere e naturali il più possibile, quando sentite l’abboccata date uno strappo deciso ma non troppo forte perché si potrebbe rompere il filo, se farete tutto perfettamente vedrete che anche in periodi in cui la trota pensa a tutto meno che mangiare, potrete catturare qualche bel pesce.
La camola del miele va innescata su ami a filo sottile dal n.6 al n.8 a seconda che se ne usi una sola o in coppia. Generalmente è un’esca preferita più dall’iridea che dalla fario.

IL TEBO


Chiamato dai pescatori "camolone", il tebo è un’esca nuovissima essendo stata importata dal Cile dove vive nei tronchi degli alberi, scavando lunghe gallerie.
Si presenta come una grossa camola di 3 o 4 cm, di colore pallido, con il dorso più o meno rosso e la testa scura.
Non possiede nessuna corazza come il caimano quindi come caratteristiche assomiglia ad una grossa camola del miele. E’ reperibile nei negozi di pesca tenuto in scatoline contenenti una strana pasta.
Viene utilizzato soprattutto dai garisti sulle trote d’immissione per convincerle ad attaccare grazie al particolare aroma che emana. Infatti a fine gara quando le trote non mangiano più perché sono spaventate o punte,
per cercare di prendere ancora qualche pesce (le trote prese nell’ultima ora valgono oro) i garisti cambiano montatura montando qualche pallino (o addirittura un galleggiante) con un finale del 0,10, su un piccolo amo innescano un tebo e procedono poi a pescare a passata, sfruttando l’aroma che emana l’esca tentando di migliorare il risultato.
Si innesca da solo in modo naturale su ami che vanno dal n.4 al n.8 oppure in coppia con la camola del miele.

IL GATOSS

Larva della Tipula Maxima, viene chiamata più comunemente "gatoss" dai pescatori.
E’ molto voluminosa, assomiglia ad un corto e grasso lombrico di 4-5 centimetri, dal colore bruno e traslucido dovuto alla pelle sottile che contiene del liquido.
La larva di Tipula deve essere innescata su un piccolo amo a filo sottile, appuntando delicatamente lo strato superficiale della pelle in prossimità del capo stando molto attenti a non far fuoriuscire il liquido.
Solo se innescata in questo modo la larva rimane viva a lungo divincolandosi in maniera lenta ma continua, risultando un richiamo irresistibile per trote, cavedani e barbi.
Il gatoss è facilmente reperibile ai bordi dei piccoli ruscelli di montagna tra i ciottoli umidi e le foglie marce o ancora meglio nelle rogge dove l’acqua ha la stessa temperatura tutto l’anno e quindi possiamo trovarlo in qualsiasi stagione. Va innescato da solo su un amo piccolo ma resistente del n.18.

IL PORTASASSI
Il portasassi è la larva di friganea, si tratta di una piccola "camola" acquatica di colore giallo che si costruisce intorno all’addome una corazza, costituita da granelli di sabbia o pezzettini di legno.
E’ molto facile da trovare, basta cercare sotto i ciottoli o i sassi posti in acqua tranquilla ai margini dei torrenti.
Il portasassi viene utilizzato esclusivamente per le trote selvatiche presentandolo sgusciato e innescato su un amo a filo sottile del n.8. Essendo un’esca di cui la trota si ciba giornalmente la sua efficacia è scontata se innescato ed utilizzato in modo corretto.
Effettuate una passata il più naturale possibile con una montatura leggerissima e un finale fine. Molti pescatori, spesso gli staccano la testa e il filetto trasparente, per evitare che il corpo annerisca una volta che è stato infilato sull’amo. Va conservato per qualche giorno in scatoline contenenti acqua.