Sabato 13 Dicembre, Santa Lucia (il giorno più corto che ci sia dice un proverbio nel senso che è la giornata con il tempo minore di luce solare dell'intero anno).
Dopo una settimana di piogge con forti disagi, una giornata di tregua, alba serena, con una luna piena che rischiarava la notte quasi a giorno, esco di casa e mi avvio al posto di caccia, ora di posta alle anatre e spollo di tordi e merli, non vedo nulla, e ne tantomeno gli altri intorno, sentite in lontananza solamente un colpo verso le 6.30 e poi altri due verso le 6.35 poi più nulla. 7.00 incomincio a muovermi lungo un canale per andare a battere qualche boschetto, nulla, arrivo ad un boschetto di medicinali, mi infilo dentro e davanti a me il cane, lo giro tutto, nulla, esco però più bagnato di quando faccio la doccia, così torno a casa e alle 9.00 vado a lavoro.
Pomeriggio esco con degli amici per cercare di accerchiare i tordi e i merli che sono nei canali nei dintorni dietro casa, così incominciamo il pomeriggio. Non escono allo scoperto dai frattoni se non quando i cani sotto li cercano, però non è un grande pomeriggio, solo pochi pezzi, incominciano a scender giù le prime gocce di pioggia (dalla mattinata si era pian piano annuvolato tutto il cielo) e decidiamo di ribattere a tornar indietro prima di arrivare alle macchine. Aspettiamo io ed un amico, che gli altri vadano avanti a posizionarsi e riprendiamo a camminare lungo un canaletto in cui non c'è acqua corrente ma solo spine, canne (non quelle che si fumano) sino a che arriviamo ad un punto dove si incrocia con un altro canaletto, ci sono anche delle piante di spinacacie, l'amico aveva notato il suo drathar in ferma, e pensava che si fosse un merlo che non avesse voglia di uscire dal frattone, così si china per prendere un sasso da buttare nelle spine, invece gli parte una Beccacciona bassa in mezzo al canale, mira e spara tre fucilate consecutive, ma si era trovato dietro una pianta che gli impediva di vederla bene, io che nel frattempo l'avevo sentita partire e la seguivo tra le piantine e le spine, la osservo e la tengo sotto tiro mentre attendo che finisca di sparargli il mio amico, e magari esca dal canale, una Beccaccia bellissima che ci ha dato un'emozione intensissima nel vederla. Infatti così fa, l'ho vista alzarsi e sfiancarmi da sinistra verso desta in perfetto assetto di volo con il becco rivolto verso il basso e volo regolare e veloce. Lasciata allungare ad una venticinquina di metri le sparo e la mando giù.
Si torna a casa tutti contenti, (ma non nego di essere stato il più contento di tutti) visto l'inatteso incontro di quel pomeriggio che nel frattempo si era fatto piovoso con una pioggerellina leggera ma molto fitta, proprio una giornata da Beccacce.