Questa che sto per raccontarvi è la storia vera, di una bambina e il suo cane.
Lei era una ragazzina timida e introversa, che faceva fatica a fare amicizia con gli altri, perché li trovava diversi da lei, o forse era lei quella diversa, fatto sta che stava sempre per conto suo, e non poche persone la trovavano un po' strana.
Il cane in questione era una femmina, non aveva nobili origini, era il frutto dell'amore di una notte tra due meticci, ed era l'unica femmina della cucciolata, inoltre era tutta nera e spiccava tra i manti marroni dei suoi fratellini.
La ragazzina si innamorò subito di lei, forse perché sentiva di doverla proteggere, suo padre infatti si lamentava che sicuramente nessuno si sarebbe preso quel cane, e lui un'altra femmina non la voleva di certo.
Passano i giorni e i cuccioli crescono, purtroppo però la madre dei cuccioli muore, e la ragazzina inizia a occuparsi lei dei cuccioli, gli da il latte tre volte al giorno e segue alla lettera le indicazioni del veterinario.
I cuccioli uno ad uno trovano una famiglia e vengono regalati, perfino la cagnolina nera ha trovato chi la vuole, ma la ragazzina prega così tanto il padre, gli promette che si occuperà sempre lei di lei, che lui non avrà impicci, e riesce un po' a scalfire il suo cuore e ottiene il permesso tanto agognato, la può tenere.
Finalmente la ragazzina può stare insieme alla cagnolina, sapendo che è sua, la chiama duchessa, non sarà di origini nobili, ma per lei lo è.
Non c'è un giorno che dopo la scuola lei non vada da duchessa, inizia così a insegnarle il riporto della pallina, a stare seduta, a non muoversi mentre lei si allontana.
Ogni pomeriggio dopo la scuola lei non vede l'ora di poterla coccolare, oppure di fare una corsa insieme, o una passeggiata in campagna, solo inseparabili.
La ragazzina sapeva che tra loro è stato amore a prima vista, e che con la sua prima carezza le ha giurato di prendersi cura di lei, e la cagnolina ha ricambiato con affetto incondizionato e la devozione che solo un amico fedele sa darle.
Finalmente lei non si sentiva più sola, sapeva che c'era qualcuno che la capiva, qualcuno che con gli occhi la consolava, qualcuno che la conosceva veramente e per questo l'amava.
Purtroppo la ragazzina e la sua famiglia devono partire, hanno l'occasione di passare il primo natale con la nonna materna che è vecchia e acciaccata e abita lontano da loro.
La ragazzina supplica di voler restare a casa, perché secondo lei duchessa non sta tanto bene, è un periodo che la vede fiacca e inappetente, e più di ogni altra cosa nei suoi occhi ci legge sofferenza.
Lei ha fatto una promessa, non l'avrebbe mai lasciata da sola, perché loro erano amiche e ci sarebbero sempre state l'una per l'altra.
Si sa i bambini sono bambini, e cosa vuoi che capiscono, così partono, e alla ragazzina rimane solo la promessa che tra qualche giorno quando tornano porteranno il cane dal veterinario, e sono certi che non ha nulla.
Ahimè la ragazzina non vide più duchessa, qualche giorno dopo la loro partenza mori.
La madre della ragazzina non le disse nulla subito, non voleva rattristarla durante le feste, ma dopo continue domande sulla salute del cane, le disse che gli zii, l'avevano trovata morta nella sua cuccia.
La ragazzina non si diede mai pace per quella promessa infranta, perché lei sapeva che nessun cane l'avrebbe mai amata così, e lei non avrebbe mai amato nessun altro in quel modo.
Sono passati dieci anni quasi, quella ragazzina sono io e duchessa non era solo il mio cane era la mia migliore amica, per questo le dedico il mio racconto.