Discussione: Un altro incidente di caccia

La tragedia è successa questa mattina sulle montagne di Viticuso in provincia di Frosinone. Un uomo è stato ucciso dal compagno che, durante una battuta di caccia al cinghiale pare lo abbia scambiato per l'animale.
I carabinierei intervenuti sul posto indagano per accertare le dinamicvhe dell'accaduto.
Oltre ad esprimere il nostro personale cordoglio ai familiari del defunto, cogliamo l'occasione per ribadire di essere più che mai prudenti quando si è a caccia.
L'imperativo categorico deve essere quello di essere sicuri al cento per cento quando premiamo il grilletto, altrimenti meglio lasciar perdere. Ricordiamoci che è meglio un selvartico in più vivo che avere un rimorso di coscienza per tutta la vita.

condoglianze alla famiglia, e un abbrccio al cacciatore che ha sparato.
ma zio faus, ci sono i giubotti ad alta visibilità, perchè non si usano?

beh! ragazzi che dire!!!!!, innanzitutto le condoglianze alla famiglia, ma non vorrei neanche essere nei panni di colui che ha premuto il grilletto, si porterà questo peso sulla coscienza finché campa, io con la mia squadra eravamo a caccia praticamente a meno di dieci km in linea d'aria da dove è avvenuto il fattaccio

Oggi ho sentito che un altro incidente mortale è avvenuto, un uomo ferito mortalmente alla testa da un colpo di rimbalzo, non so di più, lo dicevano al tg a pranzo...
Condoglianze a entrambe le famiglie..

Troppi inesperti per la caccia al cinghiale , troppe cacce fatte al volo senza segnalazioni .

Originariamente Scritto da batfulvio

Troppi inesperti per la caccia al cinghiale , troppe cacce fatte al volo senza segnalazioni .

C'è gente che pensa che per andare al cinghiale basti avere una carabina e un ottica da 2.000 €, invece ci vuole passione, rispetto, esperienza, e sopratutto cuore, il cuore che ti fà amare questa pratica, che ti fà ascoltare i consigli di gente che caccia da decenni, che ti fà stare fermo alla posta ore e ore al freddo senza vedere niente o sentire un latrato di cane per tutto il giorno.invece quello che non ci vuole e la superficialità e la supponenza di gente senza passione, senza un trascorso di "caccia" che si improvvisa cacciatore solo perche si è comprato un fucile e un ottica.

Condoglianze alla famiglia, concordo al 100% con alberto. Ci vuole esperienza, non si DEVE MAI SPARARE SENZA CHE IL BERSAGLIO NON SIA BEN VISIBILE. Sono incidenti che succedono proprio per l'inesperienza.

Ps: Scusate il maiuscolo.

Sono al terzo anno di squadra, e a volte, anche semplicemente leggendo queste bruttissime notizie, mi vien da pensare, ma chi me lo ha fatto fare, com'è possibile che ci sia ancora oggi, nel 2011, gente che si comporti in questo modo a caccia, ci possono essere le disgrazie, come il cacciatore sardo, il proiettile di rimbalzo, purtroppo, ci può stare in questa caccia, anche se, forse, con un po' di attenzione in più, si potrebbe evitare anche quello, ma ogni anno continuo a sentire di vittime scambiate per un cinghiale, ma dico io, come è possibile! una delle mie poste prevede che gli animali debbano attraversare uno stradello in cui ci passa giusta giusta una panda, ed io già so, che se non ho la fortuna che il cinghiale non si fermi un secondo li in mezzo, non lo sparerò.
Sincere condoglianze ai famigliari delle due sfortunati cacciatori.

Sincere Condoglianze alla famiglia... e ricordiamo che una volta si viveva di ciò che si cacciava. Oggi per fortuna la caccia è passione non un mezzo di sussistenza. E ci vuole tanta attenzione: meglio un selvatico perso che un uomo sulla coscienza