L'Amanita phalloides nota anche come Tignosa verdognola ed Agaricus phalloides è un fungo mortale assai diffuso. È sicuramente la specie esistente più pericolosa per via della sua somiglianza con molte altre specie, congeneri e non.
Il cappello è di colore variabile da grigio-giallastro, a verdastro, o giallo-bruno o anche bianco nella varietà alba. la forma è uguale in tutte le amanite.
L'odore è pressoché nullo (o di rosa appassita) nel fungo fresco e giovane, di miele nel fungo adulto, fetido e cadaverico nel fungo fradicio.
Provoca enormi danni al fegato, irreversibili e la morte. Possono risultare letali anche piccolissimi frammenti, quindi se per baglio il fungo venga a contatto nel cestino con altri funghi commestibili è assolutamente consigliato non consumare questi ultimi. I sintomi della Sindrome falloidea possono essere avvertiti anche dopo 24 ore dall'ingestione. In questo lasso di tempo le Rna-polimerasi a livello del fegato vengono inibite: cessa quindi la sintesi proteica ed il fegato va in necrosi con effetti analoghi all'epatite virale in forma grave.
Se l'avvelenamento è diagnosticato in tempi brevi, è possibile scongiurare il decesso del paziente; tuttavia quest'ultimo, a seguito del danno epatico riportato, dovrà ricorrere a dialisi oppure al trapianto dell'organo.
State quindi molto attenti, è sempre meglio evitare nel dubbio, inutili problemi e pericoli.