beccacce nel bosco –
26/11/2008,23:40
oggi ho passato una bellissima giornata di caccia nel bosco con un amico, abbiamo deciso di battere un bosco e dei campi di piante medicinali alla ricerca della regina. partiamo presto per fare lo spollo ai tordi in attesa che arrivi l'orario per battere il bosco con il cane del mio amico angelo, una splendida bretoncina di nome diana. (aveva anche un bellissimo setter che a suo dir era un grande per le beccacce , ma ha dovuto toglierselo l'anno scorso , suo malgrado per problemi familiari). 20 minuti di cammino nel buio della macchia e raggiungiamo una piazzola al centro del bosco nella speranza di fare qualche merlo o tordo, ero a dir poco agitato. si fa chiaro, è l'alba, i pettirossi iniziano a cinguettare, si sentono le prime fucilate forse tordi o qualche bracconiere a fare la posta alla regina, (come sappiamo non si può sparare alla beccaccia di posta), un brivido mi percorre la schiena mi volto e sopra di me a neanche un metro sfila la regina ,che va a rimettersi. vederla per me era già stato emozionante specie al pensiero che dopo saremmo andati a ribatterla. dopo un'oretta (7.45 circa) mi ritrovo con angelo, nessuno dei due aveva sparato un colpo, ma anche lui aveva visto sfilare la regina.eccitati dall'idea che le avremmo rialzate sullo spallone di un canalone, iniziammo a battere il bosco, ci allarghiamo tra gli alberi e diana tra noi spolverava il sottobosco. pochi metri e sento partire due fucilate, era angelo, una coppiola di beccacce gli si era alzata nel sottobosco, tra gli alberi, ma non era riscito a mettere a segno il colpo perchè la macchia era troppo fitta. continuammo a battere il bosco in lungo e largo con la conapevolezza che le beccacce avvistate ora erano quattro, ma dopo un'ora e mezza tra canaloni, radura e fossi ci arrendiamo. non abbiamo riportato a casa la regina ma eravamo comunque contenti, non capita tutti i giorni di vederne sfilare quattro. proseguimmo in auto verso un'altra zona per battere dei campi di medicinali e percorsi 200 metri lungo uno stradone di campagna eccoci arrivati. usciamo dalla macchina ci rimettiamo gli stivali ed angelo mi fa segno che ad un centinaio di metri girava un colombaccio, inizio a chiamarlo a fiato, senza richiami angelo non credeva ai suoi occhi il colombaccio abboccava al mio richiamo. tiro furi il fucile dal fodero e butto dentro una cartuccia continuando a chiamare, angelo ancora non ci credeva il colombaccio ci stava venendo a tiro, rideva come un pazzo, sfila anche lui dal fodero il suo fucile e butta dentro una cartuccia io nel frattempo avevo caricato, eccolo a tiro, quasi sopra di noi ci alziamo ed io gli sparo due colpi preso con entrambi, nel frattempo anche angelo aveva sparato colpendolo mentre veniva giù ferito. ancora non ci credeva quel colombaccio era venuto a farsi ammazzare credendo al verso che io facevo con la bocca, diana nel frattempo lo trova e ce lo porta , mentre noi non riuscivamo a smettere di ridere. abbiamo battuto fossi e campi di medicinali ma della regina nessun segno. ancora non contenti andiamo a casa di angelo a prendere gli stampi delle pavoncelle e raggiungiamo un posto dove lui ed un amico avevano i capanni, prepara la giostra e gli stampi ed in attesa di vedere le pavoncelle spariamo a qualche allodola. dopo una mezzoretta ne avvistiamo un branco di una trentina, erano lontanissime ma formavano una palla che specchiava ogni volta che cambiavano direzione, ci accucciamo nei capanni nella speranza che vedano gli stampi , ma niente si erano buttate a 500/600 metri da noi , oltre una strada e quindi impossibili da andare a battere, aspettiamo un'altro pò facciamo un'altro paio di allodole e poi raccogliamo gli stampi, delle pavoncelle nessun segno, ce ne torniamo a casa, stanchi ma contenti di aver passato una splendida giornata in compagnia, ripromettendoci di tornare la settimana prossima a ribattere il bosco in cerca della regina.
Pensa al tuo sogno più bello a ciò che ti rende felice,
alla magia di aprire gli occhi ogni mattina e sentirsi vivi e fortunati,
non fermarti, non accontentarti, tutto è possibile
devi solo provarci sempre